mercoledì 1 aprile 2015

Fratelli fioriti!

Posted by Arianna

I  NARCISI

Uno dei più deliziosi spettacoli ondeggianti sul prato in primavera è quello di vedere narcisi e giacinti spesso l’uno accanto all’altro dondolare leziosamente occhieggiando verso di noi con i loro colori accesi e mai uguali…con tante sfumature dei loro ibridi.


Comincio dai narcisi: queste bulbose di cui ce ne sono almeno 35mila ibridi, sono tra i primi a fiorire e a rallegrare il giardino o il vostro balcone, perché stanno bene e fioriscono splendidi anche in un vaso.

I narcisi piantati come dicevo prima vicino ai giacinti formano delle macchie cromatiche che rallegrano la vista e lo spirito, senza contare quanto profumano l’aria!

Con la loro fioritura anche nei giorni in cui effettivamente la primavera non è ancora arrivata ti fanno sembrare tutto più bello e sono l’annuncio di quello che verrà, fiori, colori, farfalle, frutti caldo e giornate di sole…
Come tanti fiori belli e generosi sono anche facili da coltivare.


I narcisi sono bulbose quindi andranno piantate in piena terra ad una profondità che sia pari tre volte l’altezza del loro bulbo, e lo stesso dovrà essere per la piantagione in vaso.
Il colletto della pianta con la punta di quelli che saranno i vostri fiori deve rimanere fuori all’aria.
Una volta interrate in autunno li potrete anche dimenticare, non necessitano di cure, irrigazioni, concimazioni o antiparassitari, si autoriproducono, si autoregolaro, fioriscono precoci ed allegre e si auto ibridano, niente di più facile scoprire ogni anno fiori nuovi diversi l’uno dall’altro.
Se volete decidere voi di allargare la vostra macchia colorata, dissotterrate i bulbi in autunno e divideteli, spostateli di 15 cm. l’uno dall’altro e la vostra aiuola colorata la primavera dopo diverrà più ampia!
Un consiglio: se volete prolungare la loro già lunga fioritura e se soprattutto volete che i bulbi si conservino al meglio sottoterra eliminate i gambi dei fiori appena sono appassiti, lasciate invece le foglie che devono continuare a nutrire il bulbo attingendo dall’aria e dal sole le sostanze di cui abbisogna.

Ora un po’ di favola e un pò di curiosità: 

Il narciso non ha attinenza con il mitico giovanetto innamorato di sé stesso, il suo nome deriva dalla radice greca “Narke” il nome di una pianta conosciuta anche da Plinio e Plutarco che significava “stordimento” nel senso di narcotico e vi lascio immaginare che uso ne facevano!! Si credeva che il profumo di questo fiore e le sostanze in esso contenuto avessero il potere di stordire e narcotizzare le persone.
Le reali virtù invece, di questa pianta sono scarse, non vale la pena di citarle mentre è giusto dire che questi fiori contengono la “narcissina” veleno che può essere mortale anche preso a dosi minime!

Dal narciso invece si ottiene un buon profumo, tale profumo si estrae per macerazione o per mezzo di solventi. Per ottenere 1 kg. di essenza occorrono 500kg. di fiori!

I  GIACINTI


Narcisi e giacinti si “sposano” benissimo assieme e per il tipo di terreno che per tempi di fioritura, le due bulbose amano la stessa temperatura ed i stessi trattamenti, sono ambedue poco esigenti e generosi!
Assieme diffondono ai primi giorni soleggiati di primavera i loro effluvi ed i loro altrettanto allettanti colori.
Le prime api cominciano già a ronzare attorno a questi fiori bellissimi e profumati e la vita della natura ricomincia nel suo eterno ciclo.


Il Giacinto è stato importato in europa in diversi modi, in Italia per esempio è stato importato dall’Asia e portato a Padova nel 1590.
Quasi un secolo dopo, del giacinto si era lavorato ed ibridato tanto e ne erano già state ottenute belle buone forme orticole.

Il Giacinto, come il narciso è versatile e può essere coltivato in piena terra o in vaso, per chi non ha giardino lui è generoso comunque, fiorisce tanto e profuma l’aria del balcone, le regole sono semplici:  interrarlo con il colletto delle foglie fuori terra, non irrigare troppo per non far marcire la patata, tenerlo al fresco d’inverno.

Per chi volesse forzarne la fioritura per averne di  sbocciati a Natale, bisogna, al momento di comperarli, sceglierne di belli grossi, metterli in vasi non meno di 15 cm. di diametro e preparargli una terra composta da un po’ di palline di argilla, torba e sabbia (sabbia non di mare perché è salata e rovinerebbe le radici)!
Il vostro bulbo di giacinto andrà poi compresso un po’ con le mani non troppo!

Successivamente dovete trovare loro un posto al chiuso semibuio con una temperatura circa di 10 gradi non di più altrimenti crescerebbero e fiorirebbero troppo presto!
Circa all’inizio di dicembre potrete portare in casa questi vasi e vederli crescere velocemente…
Il consiglio è di iniziare a settembre per avere la fioritura a dicembre!


































Ed ora anche un po’ curiosità:

Ogni pianta, soprattutto antica porta con sé favole e leggende per il giacinto se ne conoscono tante,  che siano favole, leggende o curiosità a volte sono divertenti a volte tragiche ma rappresentano comunque il passato di questi favolosi fiori che ci portiamo a casa.

Una di queste è stata addirittura narrata da Ovidio (pensate a quanto sono antiche queste bulbose!)

Giacinto era un bellissimo giovanotto, per dirla tutta era la “delizia” di Apollo, un giorno mentre erano intente a giocare a tavelle, una di esse colpì Giacinto al capo in maniera così forte che Giacinto né morì!
Apollo, disperato per averne involontariamente causato la morte, così declamò: “amico Giacinto, dilettissimo amico mio, tu divverrai un fiore che porterà incisi sovra il suo calice i contrassegni del mio dolore!”

Mentre così Apollo declamava ecco che il sangue sparso sul prato di Giacinto si tramutò in fiore porpora ma più splendente della porpora stessa!



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