mercoledì 22 aprile 2015

Consolida Maggiore (Symphytumofficinalis)

Posted by Mara


La Consolida è una pianta erbacea perenne, a fiore penduli, della famiglia delle Borraginacee. Proviene dal Caucaso ed è ampiamente diffusa nelle zone umide dell’Europa centrale. Cresce nei fossati, lungo i ruscelli e nei terreni umidi in generale. Può raggiungere un metro di altezza, foglie e fiori hanno linee eleganti. Le foglie sono grandi, ovali, pelose e con la punta acuminata. È ricoperta di peluria ma i suoi peli non sono urticanti. Setosa al tatto la Consolida maggiore sa difendersi dalle lumache e dagli insetti che vorrebbero cibarsi delle sue foglie e dei fusti croccanti pieni di succhi. I fiori, a campana, sono bianco-giallini o violacei, riuniti in piccoli grappoli, con corolle tubulose ricche di nettare per api e bombi. In autunno, quando la vita si ritrae nel sottosuolo, la parte aerea della Consolida maggioreappassisce e si decompone concimando il terreno circostante. Rimangono vive le forti radici. La propagazione può avvenire per seme o per divisione delle radici, anche la minima parte di queste è sufficiente per avviare la crescita di una nuova pianta.


La consolida contiene: allantoina, mucillagini e gomma, tannini, resine, potassio, vitamine A e C e poco olio essenziale. È una pianta conosciutissima per le sue proprietà benefiche per la pelle. È l’allantoina che le conferisce la virtù di guarire infiammazioni, pruriti, ustioni, piaghe, ulcere varicose che non cicatrizzano con altre cure.

Il nome della Consolida maggiore deriva dal greco “symphuò” (io unisco) in relazione al potere cicatrizzante del rizoma, che nel passato si supponeva potesse contribuire a far rinsaldare le ossa. Il nome volgare di Consolida si può scomporre in Con-il-solido, ovvero con la parte solida dell’uomo, cioè lo scheletro ed i suoi legamenti. Gli antichi Greci impiegavano le radici mucillaginose della Consolida maggiore a uso esterno, per curare le ferite non sanguinanti in seguito a colpi o contusioni, nella convinzione che questo rimedio fosse in grado di stimolare la crescita dei tessuti. La massa vischiosa della Consolida diventa dura come il gesso. Negli antichi campi di battaglia spesso si immergevano delle pezzuole nella pasta ricavata dai rizomi, per poi avvolgerle intorno alle ossa fratturate. Una volta essiccate, ne risultava una primitiva ingessatura. Le nutrici invece, incidevano la radice fresca al punto da scavarne una piccola cavità in cui introducevano i loro capezzoli screpolati trovando sollievo contro le ragadi. Il succo di Consolida veniva utilizzato come ingrediente della cosmesi dalle raffinate dame dell’impero, perché mandava in estasi tutti i damerini.


La radice di consolida era utilizzata fino a qualche anno fa anche nel nostro paese come rimedio popolare contro la gastrite e l’ulcera gastrica. In cucina, nella tradizione alimentare le foglie venivano fritte o bollite come gli spinaci, aggiunte in minestre o zuppe, in frittate o frittelle. Le radici cotte come quelle della carota selvatica o tostate per farne un surrogato del caffè. Dal momento che molti studi hanno dimostrato la presenza di alcaloidi tossici, probabilmente cancerogeni, presenti in tutte le parti della pianta (fiori, foglie, radici) l’uso della consolida dev’essere riservato solo su prescrizione medica e all’impiego esterno come antinfiammatorio, per brevi periodi e su superfici circoscritte. L’uso esterno della Consolida è privo di rischi poiché gli alcaloidi non vengono assorbiti attraverso la pelle. Tuttavia non si può dire che sia una pianta velenosa, perché gli alcaloidi presenti diventano nocivi solo se ingeriti in dosi molto elevate. Lo stesso vale per i fiori e le foglie di Borragine, erba viperina e polmonaria, tutte specie delle Borraginaceae. È meglio evitarla del tutto in gravidanza e con gravi malattie al fegato. L’uso della consolida negli integratori alimentari è stato proibito di recente per cui se proprio si vuole assaggiarla e consigliabile evitarne l’abuso e di utilizzarne le foglie più giovani che contengono solo la minima quantità di alcaloidi tossici. Gli studi scientifici su questa categoria di alcaloidi hanno dimostrato che sono mutageni, ma la Consolida non arriva mai ad averne una concentrazione tale, e soprattutto si è riusciti a riprodurne tramite vari incroci una varietà di dove tali alcaloidi sono assenti.

Il macerato di Consolida è ricco di minerali, silice e sostanze nutrienti ed è un buon fertilizzante naturale. Si può combinare con l’ortica per dare un impulso alle piante ortive, ai gerani e alle rose. In più sembra serva anche a scacciare gli afidi e rafforzare le piante.                                                                                                       
Si possono fare due tipi di macerato: uno pronto per l’uso e uno concentrato. Per il primo serve: un contenitore grande con coperchio, acqua piovana, foglie di Consolida maggiore. 1 kg di foglie fresche ogni 15 litri di acqua. Il liquido che si ottiene è puzzolente e molto persistente. È meglio tenere il contenitore coperto per via dell’odore. Il macerato sarà pronto dopo 2-6 settimane. Si può usare com’è oppure diluito come spray fogliare. Il macerato concentrato puzza molto meno, è più pratico, si può usare subito o conservarlo fino ad un anno (in un luogo fresco e al buio). Le foglie impiegano un po’ più tempo a macerarsi. Si fanno macerare le foglie di Consolida maggiore senza acqua in un contenitore e si fa cadere il liquido in un secondo recipiente posto alla base del primo. Ad esempio si può usare una bottiglia di plastica da 2 litri ed un contenitore di yogurt o gelato o altri vasi di riciclo. Si taglia il fondo della bottiglia e si posiziona a testa in giù, con la bocca inserita nel recipiente riciclato. Si copre la parte aperta dopo averla riempita di foglie spezzettate di Consolida, con un sacchetto di plastica fissato da un elastico.

Dopo meno di due settimane ne uscirà un liquido marrone. 
Si possono aggiungere altre foglie e lasciare fermentare ancora.  
Il macerato di Consolida è ottimo per tutte le specie di piante avide di potassio, per le solanacee (pomodori, peperoni, patate) ma anche per i cetrioli e tutte le piante in vaso. Il concentrato va diluito; 20:1 se il concentrato risulta denso e nero, 10:1 se il concentrato appare liquido e marroncino.   
La Consolida maggiore può essere usata anche come pacciamatura, usando foglie fresche (5 cm di spessore) intorno a pomodori, patate, ribes nero, uva spina. Le foglie si decompongono lentamente, rilasciando preziosi nutrienti nel suolo intorno alla pianta. Producono un residuo alcalino perciò non sono indicate per le acidofile. Possono essere usate anche come attivatore del compost, poiché le foglie di Consolida stimolano l’azione batterica e accelerano il processo di decomposizione.
È davvero una risorsa preziosissima nell’orto!


Passeggio per i viottoli di campagna,
percorro lunghi tratti a piedi,
abbandono i rumori quotidiani e assaporo…
La rugiada con le sue dolci mani
posa una morbida carezza sulle foglie.
La natura verde indossa un manto regale,
Goccioline luccicanti brillano al sole come tante pietre preziose.
Luce che racconta…
Madre terra si sta facendo bella per un nuovo giorno.
Nuovi profumi aleggiano nell’aria,
schiudono nuove gemme.                                                                                    
Piano cammino col fuoco nel cuore.
sempre mi sorprende la sua rinascita.
Un sorriso si apre sul mio volto…
Mi sento parte di questo mondo.

Ricordiamo che:
Prima di intraprendere una cura a base di piante medicinali si deve sempre interpellare un medico specialista in materia e seguire le sue indicazioni
Tutte le piante officinali vanno usate con estrema competenza ed esperienza, con estrema cautela.
La raccolta delle erbe salutari è un’arte abbastanza difficile: è necessario saperle riconoscere e rispettare l’epoca in cui i principi attivi è più elevata. Èindispensabile scegliere bene i luoghi di raccolta, per evitare piante inquinate o avvelenate da scarichi o smog. È obbligatorio conoscere le regole di conservazione, essicazione, preparazione e assunzione.
Numerose piante possono risultare tossiche, se non addirittura velenose, se usate in maniera non appropriata, o sono controindicate a determinati soggetti o situazioni
L’autoterapia può essere pericolosa, consultare sempre un medico
Il nostro scopo è quello di fornire una base al passeggiatore curioso. Alla persona che vuole sapere quali sono le piante che incontra e sapere che molte hanno proprietà salutistiche. Per trovare la voglia di tornare alla natura e guardare con nuovi occhi quello che ci circonda cogliendone la magnificenza. Un passaggio che ci porta dentro la natura e dentro noi stessi.




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