giovedì 12 novembre 2015

ROSE, UNA RISERVA DI BELLEZZA ANCHE D’AUTUNNO..

Posted by Arianna


È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
(Antoine de Saint-Exupéry)

E per chi pensa che l’autunno sia una stagione “morta” vi diciamo che al contrario è una stagione in cui si cambia!
Rinnovo, cambiamento e preparazione per la rinascita.
Queste sono le parole chiave per questa stagione….
Ci sono bulbi da piantare e piante da potare perché si preparino alla fioritura ma per gli amanti dei rosai, ecco che è venuto il momento di mettersi all’opera.
C’è un grande vantaggio, infatti, nel piantare le rose nel terreno in autunno.
La terra è ancora calda e le rose possono così produrre e consolidare le radici durante tutto l’inverno, e germogliare belle e rigogliose la primavera successiva.


Vorrei anche raccontarvi un po’ della loro storia prima di passare a scrivere come si piantano, si coltivano e poi si possono usare, anche se la storia della rosa è lunga e  complessa.
C’era una volta….


....la rosa nell'antichità Le foglie fossili trovate in America settentrionale, Francia, Germania, Giappone e Cecoslovacchia indicano che le rose esistevano circa quattro milioni di anni fa, prima quindi della comparsa dell'uomo.
Agli inizi del 1900, Sir Arthur John Evans, durante gli scavi sul luogo dove sorgeva il palazzo
reale di Minosse a Cnosso, portò alla luce affreschi e frammenti di ceramica che rivelarono come la più antica civiltà europea coltivasse intorno al 1800 a.C. rose, insieme a iris, gigli e crocus.
La rosa raffigurata su questi affreschi minoici è la Damascena o Rosa di Damasco (Rosa damascena), un ibrido di Rosa gallica, la rosa francese o Rosa di Provins, e la Rosa phoenicea.
Si dice che questo ibrido sia stato portato in Abissinia dai primi cristiani e piantato accanto alle loro chiese.
Forme di questo rosaio furono riportate in Europa occidentale, in particolare in Francia, dai
reduci delle Crociate.
Gli antichi giardini della Persia abbondavano di rose: erano talmente diffuse che la parcla persiana per indicare "rosa" e "fiore" era la stessa,mentre la viola era conosciuta come "il profeta della rosa".
I Persiani amavano moltissimo i fiori e gli alberi e si dice che I'amore degli occidentali
per le piante sia dovuto proprio a un influsso persiano.
Non a caso, la parola "paradiso" trae origine da quella persiana che indica parco o giardino.
Dalla Persia la rosa fu portata in Babilonia, dove diventò un simbolo dell'autorità dello stato, unita all'aquila e e alla mela sul bastone del comando.
In Cina la coltivazíone delle rose era diffusa fin dal 500 a.C. La Biblioteca Imperiale Cinese accoglie una vastissima raccolta di libri su questo fiore e anche Confucio cita i roseti di Pechino.
Le rose erano molto apprezzate anche in Asia Centrale: si dice che la dea indù Lakshmi, considerata la donna più bella dell'India e famosa per la fortuna, l'amore e la bellezza, sia nata da una rosa composta da 108 petali grandi e 1008 piccoli.
Nell'antica Grecia e nell'antica Roma si rendeva omaggio alla rosa con giardini ad essa dedicati, come quelli famosi di Rodi e di Cirene. Saffo, la poetessa greca che visse intorno al 600 a.C. e che fu I'animatrice di un cenacolo letterario femminile a Mitilene, chiamò la rosa la "regina dei fiori".
Nella mitologia greca classica la rosa è consacrata ad Afrodite, la dea greca dell'amore, del vincolo marimoniale e della ferti ità.
Secondo la leggenda, le sue sacerdotesse erano vestite con ghirlande di rose bianche e percorrevano sentieri cosparsi di rose.
A Roma, in età repubblicana,le corone erano di rose e non d'alloro come in Grecia;
erano un riconoscimento del valore militare ed infatti alla VIII Legione venne accordato il permesso di ornare gli scudi con una rosa per la conquista dell'Africa.


....la rosa nel Medio Evo 

Nel Medio Evo, I'Inghilterra abbondava di rose.
Non si conosce l'epoca precisa della loro introduzione in Gran Bretagna, ma è probabile che l'antica Rosa alba vi sia giunta attraverso i mercanti romani.
Questa rosa particolare si diffuse moltissimo e venne inclusa nel Sigillo della Corona da Edoardo I.
La Rosa damascena invece è stata introdotta in Inghilterra dall'Asia occidentale da mercanti o monaci, ma principalmente dai reduci delle Crociate.
Edoardo I, che morì nel 1307, aveva una grande passione per le piante. Nel 1275 nel suo giardino alla Torre di Londra crescevano diverse centinaia di rosai come pure un'infinità di piante di vite con innesto, ciliegi, salici, peonie, gigli, peschi e cotogni.
Documenti dell'epoca testimoniano frequenti acquisti e scambi di piante.
Nel 1255 Edoardo aveva sposato la regina Eleonora di Castiglia, appassionata cultrice del giardino, che aveva alle sue dipendenze due giardinieri portati a Kings Langley, in Inghilterra, dall'Aragona.
Durante questo periodo, le rose si coltivavano, oltre che per la loro bellezza, per le loro presunte virtù medicinali. 

Ed ora la parte “pratica” riguardo alla coltivazione della rosa.
La piantagione delle rose, a radice nuda o con zolla, è possibile da novembre fino a fine aprile e anche fino a metà maggio a seconda della zona e delle condizioni meteorologiche.

Le rose in vendita sono tenute in riposo vegetativo e si risveglieranno rapidamente dopo la piantagione.
Tuttavia alcune esecuzioni  semplici  vi permetteranno di ottenere un’ottima ripresa anche per una piantagione tardiva.

Le radici delle rose senza zolla devono assolutamente essere immerse in una miscela d’acqua e terra fine, in un secchio d’acqua per 10/15 minuti affinché il le radici non siano ben irrorate.
Questa irrorazione permetterà una migliore coesione tra la terra e le radici.
Dovranno comunque dopo la piantagione essere annaffiate abbondantemente.

Le vostre piante a radice nuda  oppure con zolla, una volta  messe a dimora, (cioè piantate in pieno terreno) dovranno essere rincalzate per bene.
Quest’operazione è fondamentale per proteggere le piante, non solo dal freddo, ma anche dal disseccamento,  in stagioni troppo fredde o secche o ventose o anche nevose.
Ammucchiate la terra sui rami fino  a ricoprirli quasi completamente…..questa manovra proteggerà le piante fino alla ripresa.

Quando le piante daranno segni di ripresa è utile  potare in maniera drastica i rami anche se hanno già cominciato a germogliare.
Più la piantagione sarà tardiva e più la potatura sarà drastica.
Nella potatura il consiglio e di lasciare ai rami una  lunghezza di circa 4/5 cm, l’attecchimento e lo sviluppo saranno più robusti e vigorosi.

Posizione:
Scegliete un luogo dove arrivi il sole per almeno alcune ore al giorno e dove le radici non siano in competizione con quelle di altre piante, specie se radici d’albero.
L'eccezione a questa regola è costituita dalle rose rambler, dette anche rampicanti, che crescono bene vicino agli alberi.

Calcolo delle distanze:
Se è disponibile sufficiente spazio, Rose Inglesi, Rose Antiche e altre rose a cespuglio risultano stupende se piantate in gruppi di tre della stessa varietà. In questo modo, cresceranno insieme e faranno bordura.
Il consiglio è di piantare le rose dello stesso gruppo in una distanza di 50cm e a distante di 1m dalle varietà in vicinanza.

Il tipo di terreno adatto:
È possibile coltivare le rose in vari tipi di terreno, ma per i migliori risultati è sempre consigliabile prepararlo con cura in anticipo.
Infatti, con l’aggiunta di generose quantità di concime ben macerato o di compost per giardini e farina d’ossa prima di mettere a dimora la pianta, si avrà una crescita rigogliosa delle suddette rose.

Accudire le piante di rose :
Concimarle, ricoprire di pacciame abbondante ed annaffiarle spesso aiutano le piante a crescere bene e a fiorire con più abbondanza.
La pacciamatura si dovrà fare in primavera usando preferibilmente dello stallatico decomposto o almeno del concime da giardino.

Rose senza problemi:
Le rose (non tutte) purtroppo,  sono molto soggette ad attacchi di afidi, ragnetti, e altre malattie, il segreto per  mantenere le rose sane è soprattutto scegliere le varietà più resistenti alle malattie e ricordarsi di curarle con costanza.
Il segreto è soprattutto aspergerle con i prodotti adatti nei periodi prescritti.

Potature:
Per le rose le potature sono più che necessarie, sono essenziali.
Nelle zone con inverni freddi è consigliabile dare una sfoltita alle rose secche in autunno ma effettuare la potatura vera e propria a primavera all'inizio della loro ricrescita.
Una regola valida per tutte le piante è quella di eliminare i rami deboli, vecchi e legnosi, che si sono seccati durante l'inverno o con l'inizio di qualche malattia.

Le Rose Inglesi e le altre varietà ad arbusto con ripetizione della fioritura queste vanno potate fra 1/3 e 2/3 ma sfoltite solo in modo leggero (linea tratteggiata 1).

Le rose a cespuglio (Ibridi di Tea e Floribunda) vanno potate fra 3/4 e 1/2, sfoltendo solo gli steli più vecchi e grandi.

Arbusti non-rifiorenti non potare o potare leggermente, non oltre
1/3 (linea tratteggiata 2).
Per le rampicanti o rambler (tipo rosa lutea banksiae per es:) le regole di potatura cambiano, vanno potati solo i mazzetti di rose sfioriti (perché così fioriscono non da sole ma in gruppetti).
Liberare i rami sfioriti o secchi aiuta la pianta a rifiorire meglio l’anno successivo e mantiene in buon ordine le rose.
Il segreto è asportare il fiore appassito, oppure potare gli steli fino alla prima foglia completa.
Tagliare anche abbondate parte del ramo solo se lo sviluppo dovesse essere diventato eccessivo, un’alternativa sarebbe legare una parte dei rami assieme o i rami a qualche appoggio (alberi, muri, griglie).

Non starò qui a citare e a scrivere classificazioni sulle rose, compito enorme vista la moltitudine di varietà e tipologie.
La famiglia delle Rosaceae, è un genere che comprende circa 150 specie, numerose varietà con infiniti ibridi e cultivar, originarie dell'Europa e dell'Asia, di altezza variabile da 20 cm a diversi metri, comprendenti specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, ad arbusto o alberello a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (cinorrodo);
Il consiglio è di informarvi presso il vostro garden center di fiducia,  che se valido vi dirà per zona climatica e per tipo di terreno della vostra zona quale rosa sarà adatta al vostro giardino o al vostro vaso.

Le rose sono fonte infinita di pregi e proprietà.

Le rose hanno  innumerevoli virtù, racchiuse nella loro interezza, se ne possono usare i fiori le foglie e le bacche.
Contengono vitamina C, (sino all 1,7%) vitamine B, E,K, nicotinammide, acidi organici, tannini e pectina.
Contengono oli essenziali, che ne fanno uno degli estratti più utilizzati nei prodotti di cosmesi.

La rosa è un antisettico, un astringente sia per uso interno che per uso esterno ed un rinfrescante.

Ovviamente per gli usi fitoterapeutici o cosmetici, è obbligo utilizzare fiori non trattati con pesticidi.

Per i vari usi sono consigliate solo alcuni tipi di rosa; per esempio: L'olio essenziale, verrà estratto dal fiore di Damasco (la Rosa Damascena) mentre per l’uso culinario sono consigliabili le rose canine.





Ecco una ricetta per un’ottima marmellata.

Ingredienti
1 Kg di polpa di bacche di rosa canina
600 g di zucchero
buccia di limone
Succo di limone
Procedimento

Cogliete le bacche, privatele del gambo, lavatele bene sotto l'acqua corrente dopo averle pulite del pelo interno, mettetele in una pentola,  metteteci il succo di limone portate ad ebollizione e fatele poi sobbollire a fuoco molto moderato per circa 45 minuti.
Trascorso questo tempo, scolatele e passatele ad un setaccio a maglie larghe schiacciando bene col cucchiaio di legno. Rimettete sul fuoco la polpa ottenuta aggiungendo poca acqua bollente e fate cuocere per circa 15 minuti. Ripassate di nuovo al setaccio, pesate la polpa ottenuta e per ogni kg di polpa calcolate 600 g o più di zucchero. Fate cuocere la polpa con lo zucchero per circa 1/2 ora a fuoco moderato. Pochi minuti prima di togliere la marmellata dal fuoco, unite la buccia finemente grattugiata di un limone e quando la marmellata sarà diventata densa versatela ancora calda nei vasetti  di vetro precedentemente sterilizzati.
Chiudeteli subito con la marmellata ancora calda e  girate i vasetti a testa in giù fino a completo raffreddamento , conservate in luogo asciutto e buio fino al momento dell'uso.
Ricordatevi di usare delle etichette con la data di cottura!







Petali di rose per decorare i dolci

I petali di rose possono essere anche impiegati per decorare dolci di vario tipo, per aggiungere un tocco di raffinatezza e di colore a una prelibatezza o per accentuare un dato sapore. Ma come? La risposta giusta è: brinati.
Dovete spennellare i petali con un albume d’uovo e poi passarli nello zucchero semolato.
Successivamente, dovete metterli in un vassoio, facendo attenzione a non sovrapporli, e dovete lasciateli asciugare. Una volta asciutti, e quindi rigidi, potrete utilizzarli per ornare torte, gelati, creme, mousse, macedonie e tutti i dolci che volete.


Acqua di rose per il viso

Il suo utilizzo serve a tonificare la pelle.
Il mese di maggio è in genere il periodo della massima fioritura per la maggior parte delle piante di rose.
Ed è il periodo migliore per preparare l’acqua di rose .
L’acqua di rose può aver molteplici usi, tonifica e ricostruisce il ph naturale della vostra pelle oltre a darvi un leggero e piacevole profumo corporale.
Per la preparazione scegliete le rose rosa per evitare di avere un tonico che possa lasciare sulla vostra pelle aloni colorati.
Prendete le rose più mature e utilizzate solo i petali migliori.
Procuratevi  due tazze di acqua distillata, una pentola  o contenitore di vetro con coperchio resistente al calore un colino e un barattolo di vetro con coperchio ermetico.
Lavate bene i petali per eliminarne le impurità.
Portate a bollore le due tazze di acqua distillata.
Dopodiché, versatela sui petali all’interno che avrete deposto sul fondo del vostro contenitore  e coprite il composto con un coperchio ermetico meglio per una intera notte.
Passato il tempo filtrate con il colino e  strizzate bene i petali in modo da ricavarne tutta  la loro profumatissima essenza.
Versate quindi l’acqua di rose ottenuta in bottiglie nel barattolo di vetro opportunamente  pulito, lasciate raffreddare e poi chiudete bene con il coperchio ……la vostra acqua di rose sarà un ottimo rinfrescante per la pelle.


Ricordiamo che:
Prima di intraprendere una cura a base di piante medicinali si deve sempre interpellare un medico specialista in materia e seguire le sue indicazioni
Tutte le piante officinali vanno usate con estrema competenza ed esperienza, con estrema cautela.
La raccolta delle erbe salutari è un’arte abbastanza difficile: è necessario saperle riconoscere e rispettare l’epoca in cui i principi attivi è più elevata. Èindispensabile scegliere bene i luoghi di raccolta, per evitare piante inquinate o avvelenate da scarichi o smog. È obbligatorio conoscere le regole di conservazione, essicazione, preparazione e assunzione.
Numerose piante possono risultare tossiche, se non addirittura velenose, se usate in maniera non appropriata, o sono controindicate a determinati soggetti o situazioni
L’autoterapia può essere pericolosa, consultare sempre un medico
Il nostro scopo è quello di fornire una base al passeggiatore curioso. Alla persona che vuole sapere quali sono le piante che incontra e sapere che molte hanno proprietà salutistiche. Per trovare la voglia di tornare alla natura e guardare con nuovi occhi quello che ci circonda cogliendone la magnificenza. Un passaggio che ci porta dentro la natura e dentro noi stessi.




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