Posted by Arianna
È il tempo che tu hai perduto per la
tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
(Antoine de Saint-Exupéry)
(Antoine de Saint-Exupéry)
E per chi pensa che l’autunno sia una stagione “morta” vi
diciamo che al contrario è una stagione in cui si cambia!
Rinnovo, cambiamento e preparazione per la rinascita.
Queste sono le parole chiave per questa stagione….
Ci sono bulbi da piantare e piante da potare perché si preparino
alla fioritura ma per gli amanti dei rosai, ecco che è venuto il momento di
mettersi all’opera.
C’è un grande vantaggio, infatti, nel piantare le rose nel terreno in autunno.
La terra è ancora calda e le rose possono così produrre e consolidare le radici durante tutto l’inverno, e germogliare belle e rigogliose la primavera successiva.
C’è un grande vantaggio, infatti, nel piantare le rose nel terreno in autunno.
La terra è ancora calda e le rose possono così produrre e consolidare le radici durante tutto l’inverno, e germogliare belle e rigogliose la primavera successiva.
Vorrei anche raccontarvi un po’ della loro storia prima di
passare a scrivere come si piantano, si coltivano e poi si possono usare, anche
se la storia della rosa è lunga e
complessa.
C’era una volta….
....la rosa nell'antichità Le foglie
fossili trovate in America settentrionale, Francia, Germania, Giappone e
Cecoslovacchia indicano che le rose esistevano circa quattro milioni di anni
fa, prima quindi della comparsa dell'uomo.
Agli inizi del 1900, Sir Arthur John
Evans, durante gli scavi sul luogo dove sorgeva il palazzo
reale di Minosse a Cnosso, portò alla luce affreschi e frammenti di ceramica che rivelarono come la più antica civiltà europea coltivasse intorno al 1800 a.C. rose, insieme a iris, gigli e crocus.
reale di Minosse a Cnosso, portò alla luce affreschi e frammenti di ceramica che rivelarono come la più antica civiltà europea coltivasse intorno al 1800 a.C. rose, insieme a iris, gigli e crocus.
La rosa raffigurata su questi
affreschi minoici è la Damascena o Rosa di Damasco (Rosa damascena), un ibrido
di Rosa gallica, la rosa francese o Rosa di Provins, e la Rosa phoenicea.
Si dice che questo ibrido sia stato portato in Abissinia dai primi cristiani e piantato accanto alle loro chiese.
Si dice che questo ibrido sia stato portato in Abissinia dai primi cristiani e piantato accanto alle loro chiese.
Forme di questo rosaio furono
riportate in Europa occidentale, in particolare in Francia, dai
reduci delle Crociate.
Gli antichi giardini della Persia abbondavano di rose: erano talmente diffuse che la parcla persiana per indicare "rosa" e "fiore" era la stessa,mentre la viola era conosciuta come "il profeta della rosa".
reduci delle Crociate.
Gli antichi giardini della Persia abbondavano di rose: erano talmente diffuse che la parcla persiana per indicare "rosa" e "fiore" era la stessa,mentre la viola era conosciuta come "il profeta della rosa".
I Persiani amavano moltissimo i fiori
e gli alberi e si dice che I'amore degli occidentali
per le piante sia dovuto proprio a un influsso persiano.
per le piante sia dovuto proprio a un influsso persiano.
Non a caso, la parola
"paradiso" trae origine da quella persiana che indica parco o
giardino.
Dalla Persia la rosa fu portata in
Babilonia, dove diventò un simbolo dell'autorità dello stato, unita all'aquila
e e alla mela sul bastone del comando.
In Cina la coltivazíone delle rose era diffusa fin dal 500 a.C. La Biblioteca Imperiale Cinese accoglie una vastissima raccolta di libri su questo fiore e anche Confucio cita i roseti di Pechino.
Le rose erano molto apprezzate anche in Asia Centrale: si dice che la dea indù Lakshmi, considerata la donna più bella dell'India e famosa per la fortuna, l'amore e la bellezza, sia nata da una rosa composta da 108 petali grandi e 1008 piccoli.
Nell'antica Grecia e nell'antica Roma si rendeva omaggio alla rosa con giardini ad essa dedicati, come quelli famosi di Rodi e di Cirene. Saffo, la poetessa greca che visse intorno al 600 a.C. e che fu I'animatrice di un cenacolo letterario femminile a Mitilene, chiamò la rosa la "regina dei fiori".
Nella mitologia greca classica la rosa è consacrata ad Afrodite, la dea greca dell'amore, del vincolo marimoniale e della ferti ità.
In Cina la coltivazíone delle rose era diffusa fin dal 500 a.C. La Biblioteca Imperiale Cinese accoglie una vastissima raccolta di libri su questo fiore e anche Confucio cita i roseti di Pechino.
Le rose erano molto apprezzate anche in Asia Centrale: si dice che la dea indù Lakshmi, considerata la donna più bella dell'India e famosa per la fortuna, l'amore e la bellezza, sia nata da una rosa composta da 108 petali grandi e 1008 piccoli.
Nell'antica Grecia e nell'antica Roma si rendeva omaggio alla rosa con giardini ad essa dedicati, come quelli famosi di Rodi e di Cirene. Saffo, la poetessa greca che visse intorno al 600 a.C. e che fu I'animatrice di un cenacolo letterario femminile a Mitilene, chiamò la rosa la "regina dei fiori".
Nella mitologia greca classica la rosa è consacrata ad Afrodite, la dea greca dell'amore, del vincolo marimoniale e della ferti ità.
Secondo la leggenda, le sue
sacerdotesse erano vestite con ghirlande di rose bianche e percorrevano
sentieri cosparsi di rose.
A Roma, in età repubblicana,le corone erano di rose e non d'alloro come in Grecia;
erano un riconoscimento del valore militare ed infatti alla VIII Legione venne accordato il permesso di ornare gli scudi con una rosa per la conquista dell'Africa.
A Roma, in età repubblicana,le corone erano di rose e non d'alloro come in Grecia;
erano un riconoscimento del valore militare ed infatti alla VIII Legione venne accordato il permesso di ornare gli scudi con una rosa per la conquista dell'Africa.
....la rosa nel Medio Evo
Nel Medio Evo, I'Inghilterra abbondava di rose.
Nel Medio Evo, I'Inghilterra abbondava di rose.
Non si conosce l'epoca precisa della
loro introduzione in Gran Bretagna, ma è probabile che l'antica Rosa alba vi
sia giunta attraverso i mercanti romani.
Questa rosa particolare si diffuse moltissimo e venne inclusa nel Sigillo della Corona da Edoardo I.
La Rosa damascena invece è stata introdotta in Inghilterra dall'Asia occidentale da mercanti o monaci, ma principalmente dai reduci delle Crociate.
Edoardo I, che morì nel 1307, aveva una grande passione per le piante. Nel 1275 nel suo giardino alla Torre di Londra crescevano diverse centinaia di rosai come pure un'infinità di piante di vite con innesto, ciliegi, salici, peonie, gigli, peschi e cotogni.
Questa rosa particolare si diffuse moltissimo e venne inclusa nel Sigillo della Corona da Edoardo I.
La Rosa damascena invece è stata introdotta in Inghilterra dall'Asia occidentale da mercanti o monaci, ma principalmente dai reduci delle Crociate.
Edoardo I, che morì nel 1307, aveva una grande passione per le piante. Nel 1275 nel suo giardino alla Torre di Londra crescevano diverse centinaia di rosai come pure un'infinità di piante di vite con innesto, ciliegi, salici, peonie, gigli, peschi e cotogni.
Documenti dell'epoca testimoniano
frequenti acquisti e scambi di piante.
Nel 1255 Edoardo aveva sposato la regina Eleonora di Castiglia, appassionata cultrice del giardino, che aveva alle sue dipendenze due giardinieri portati a Kings Langley, in Inghilterra, dall'Aragona.
Durante questo periodo, le rose si coltivavano, oltre che per la loro bellezza, per le loro presunte virtù medicinali.
Nel 1255 Edoardo aveva sposato la regina Eleonora di Castiglia, appassionata cultrice del giardino, che aveva alle sue dipendenze due giardinieri portati a Kings Langley, in Inghilterra, dall'Aragona.
Durante questo periodo, le rose si coltivavano, oltre che per la loro bellezza, per le loro presunte virtù medicinali.
Ed
ora la parte “pratica” riguardo alla coltivazione della rosa.
La
piantagione delle rose, a radice nuda o con zolla, è possibile da novembre fino
a fine aprile e anche fino a metà maggio a seconda della zona e delle
condizioni meteorologiche.
Le
rose in vendita sono tenute in riposo vegetativo e si risveglieranno
rapidamente dopo la piantagione.
Tuttavia
alcune esecuzioni semplici vi permetteranno di ottenere un’ottima
ripresa anche per una piantagione tardiva.
Le radici delle rose senza zolla devono assolutamente essere immerse in una miscela d’acqua e terra fine, in un secchio d’acqua per 10/15 minuti affinché il le radici non siano ben irrorate.
Le radici delle rose senza zolla devono assolutamente essere immerse in una miscela d’acqua e terra fine, in un secchio d’acqua per 10/15 minuti affinché il le radici non siano ben irrorate.
Questa
irrorazione permetterà una migliore coesione tra la terra e le radici.
Dovranno comunque dopo la piantagione essere annaffiate abbondantemente.
Le vostre piante a radice nuda oppure con zolla, una volta messe a dimora, (cioè piantate in pieno terreno) dovranno essere rincalzate per bene.
Dovranno comunque dopo la piantagione essere annaffiate abbondantemente.
Le vostre piante a radice nuda oppure con zolla, una volta messe a dimora, (cioè piantate in pieno terreno) dovranno essere rincalzate per bene.
Quest’operazione
è fondamentale per proteggere le piante, non solo dal freddo, ma anche dal
disseccamento, in stagioni troppo fredde
o secche o ventose o anche nevose.
Ammucchiate
la terra sui rami fino a ricoprirli
quasi completamente…..questa manovra proteggerà le piante fino alla ripresa.
Quando le piante daranno segni di ripresa è utile potare in maniera drastica i rami anche se hanno già cominciato a germogliare.
Quando le piante daranno segni di ripresa è utile potare in maniera drastica i rami anche se hanno già cominciato a germogliare.
Più
la piantagione sarà tardiva e più la potatura sarà drastica.
Nella
potatura il consiglio e di lasciare ai rami una lunghezza di circa 4/5 cm, l’attecchimento e
lo sviluppo saranno più robusti e vigorosi.
Posizione:
Scegliete un luogo dove arrivi il sole per almeno alcune ore al giorno e dove le radici non siano in competizione con quelle di altre piante, specie se radici d’albero.
Scegliete un luogo dove arrivi il sole per almeno alcune ore al giorno e dove le radici non siano in competizione con quelle di altre piante, specie se radici d’albero.
L'eccezione
a questa regola è costituita dalle rose rambler, dette anche rampicanti, che
crescono bene vicino agli alberi.
Calcolo delle distanze:
Se è disponibile sufficiente spazio, Rose Inglesi, Rose Antiche e altre rose a cespuglio risultano stupende se piantate in gruppi di tre della stessa varietà. In questo modo, cresceranno insieme e faranno bordura.
Calcolo delle distanze:
Se è disponibile sufficiente spazio, Rose Inglesi, Rose Antiche e altre rose a cespuglio risultano stupende se piantate in gruppi di tre della stessa varietà. In questo modo, cresceranno insieme e faranno bordura.
Il
consiglio è di piantare le rose dello stesso gruppo in una distanza di 50cm e a
distante di 1m dalle varietà in vicinanza.
Il tipo di terreno adatto:
È possibile coltivare le rose in vari tipi di terreno, ma per i migliori risultati è sempre consigliabile prepararlo con cura in anticipo.
Infatti,
con l’aggiunta di generose quantità di concime ben macerato o di compost per
giardini e farina d’ossa prima di mettere a dimora la pianta, si avrà una
crescita rigogliosa delle suddette rose.
Accudire
le piante di rose :
Concimarle, ricoprire di pacciame abbondante ed annaffiarle spesso aiutano le piante a crescere bene e a fiorire con più abbondanza.
Concimarle, ricoprire di pacciame abbondante ed annaffiarle spesso aiutano le piante a crescere bene e a fiorire con più abbondanza.
La
pacciamatura si dovrà fare in primavera usando preferibilmente dello stallatico
decomposto o almeno del concime da giardino.
Rose senza problemi:
Le
rose (non tutte) purtroppo, sono molto soggette
ad attacchi di afidi, ragnetti, e altre malattie, il segreto per mantenere le rose sane è soprattutto scegliere
le varietà più resistenti alle malattie e ricordarsi di curarle con costanza.
Il
segreto è soprattutto aspergerle con i prodotti adatti nei periodi prescritti.
Potature:
Per le rose le potature sono più che necessarie, sono essenziali.
Nelle zone con inverni freddi è consigliabile dare una sfoltita alle rose secche in autunno ma effettuare la potatura vera e propria a primavera all'inizio della loro ricrescita.
Una regola valida per tutte le piante è quella di eliminare i rami deboli, vecchi e legnosi, che si sono seccati durante l'inverno o con l'inizio di qualche malattia.
Potature:
Per le rose le potature sono più che necessarie, sono essenziali.
Nelle zone con inverni freddi è consigliabile dare una sfoltita alle rose secche in autunno ma effettuare la potatura vera e propria a primavera all'inizio della loro ricrescita.
Una regola valida per tutte le piante è quella di eliminare i rami deboli, vecchi e legnosi, che si sono seccati durante l'inverno o con l'inizio di qualche malattia.
Le
Rose Inglesi e le altre varietà ad arbusto con ripetizione della fioritura
queste vanno potate fra 1/3 e 2/3 ma sfoltite solo in modo leggero (linea
tratteggiata 1).
Le rose a cespuglio (Ibridi di Tea e Floribunda) vanno potate fra 3/4 e 1/2, sfoltendo solo gli steli più vecchi e grandi. Arbusti non-rifiorenti non potare o potare leggermente, non oltre 1/3 (linea tratteggiata 2).
Per
le rampicanti o rambler (tipo rosa lutea banksiae per es:) le regole di potatura
cambiano, vanno potati solo i mazzetti di rose sfioriti (perché così fioriscono
non da sole ma in gruppetti).
Liberare i rami sfioriti o secchi aiuta la pianta a rifiorire meglio l’anno successivo e mantiene in buon ordine le rose.
Il
segreto è asportare il fiore appassito, oppure potare gli steli fino alla prima
foglia completa.
Tagliare
anche abbondate parte del ramo solo se lo sviluppo dovesse essere diventato
eccessivo, un’alternativa sarebbe legare una parte dei rami assieme o i rami a
qualche appoggio (alberi, muri, griglie).
Non
starò qui a citare e a scrivere classificazioni sulle rose, compito enorme
vista la moltitudine di varietà e tipologie.
La
famiglia delle Rosaceae, è un genere che comprende circa 150 specie, numerose
varietà con infiniti ibridi e cultivar, originarie dell'Europa e dell'Asia, di
altezza variabile da 20 cm a diversi metri, comprendenti specie cespugliose,
sarmentose, rampicanti, striscianti, ad arbusto o alberello a fiore grande o
piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio
contenuti in un falso frutto (cinorrodo);
Il
consiglio è di informarvi presso il vostro garden center di fiducia, che se valido vi dirà per zona climatica e
per tipo di terreno della vostra zona quale rosa sarà adatta al vostro giardino
o al vostro vaso.
|
Le rose sono fonte infinita di pregi e proprietà.
Le
rose hanno innumerevoli virtù, racchiuse
nella loro interezza, se ne possono usare i fiori le foglie e le bacche.
Contengono
vitamina C, (sino all 1,7%) vitamine B, E,K, nicotinammide, acidi organici,
tannini e pectina.
Contengono
oli essenziali, che ne fanno uno degli estratti più utilizzati nei prodotti di
cosmesi.
La rosa è un antisettico, un astringente sia per uso interno che per uso
esterno ed un rinfrescante.
Ovviamente
per gli usi fitoterapeutici o cosmetici, è obbligo utilizzare fiori non trattati
con pesticidi.
Per
i vari usi sono consigliate solo alcuni tipi di rosa; per esempio: L'olio
essenziale, verrà estratto dal fiore di Damasco (la Rosa Damascena) mentre per
l’uso culinario sono consigliabili le rose canine.
Ecco una ricetta per un’ottima marmellata.
Ingredienti
1
Kg di polpa di bacche di rosa canina
600
g di zucchero
buccia
di limone
Succo
di limone
Procedimento
Cogliete
le bacche, privatele del gambo, lavatele bene sotto l'acqua corrente dopo
averle pulite del pelo interno, mettetele in una pentola, metteteci il succo di limone portate ad
ebollizione e fatele poi sobbollire a fuoco molto moderato per circa 45 minuti.
Trascorso questo tempo, scolatele e passatele ad un setaccio a maglie larghe schiacciando bene col cucchiaio di legno. Rimettete sul fuoco la polpa ottenuta aggiungendo poca acqua bollente e fate cuocere per circa 15 minuti. Ripassate di nuovo al setaccio, pesate la polpa ottenuta e per ogni kg di polpa calcolate 600 g o più di zucchero. Fate cuocere la polpa con lo zucchero per circa 1/2 ora a fuoco moderato. Pochi minuti prima di togliere la marmellata dal fuoco, unite la buccia finemente grattugiata di un limone e quando la marmellata sarà diventata densa versatela ancora calda nei vasetti di vetro precedentemente sterilizzati.
Chiudeteli subito con la marmellata ancora calda e girate i vasetti a testa in giù fino a completo raffreddamento , conservate in luogo asciutto e buio fino al momento dell'uso.
Ricordatevi di usare delle etichette con la data di cottura!
Trascorso questo tempo, scolatele e passatele ad un setaccio a maglie larghe schiacciando bene col cucchiaio di legno. Rimettete sul fuoco la polpa ottenuta aggiungendo poca acqua bollente e fate cuocere per circa 15 minuti. Ripassate di nuovo al setaccio, pesate la polpa ottenuta e per ogni kg di polpa calcolate 600 g o più di zucchero. Fate cuocere la polpa con lo zucchero per circa 1/2 ora a fuoco moderato. Pochi minuti prima di togliere la marmellata dal fuoco, unite la buccia finemente grattugiata di un limone e quando la marmellata sarà diventata densa versatela ancora calda nei vasetti di vetro precedentemente sterilizzati.
Chiudeteli subito con la marmellata ancora calda e girate i vasetti a testa in giù fino a completo raffreddamento , conservate in luogo asciutto e buio fino al momento dell'uso.
Ricordatevi di usare delle etichette con la data di cottura!
Petali di rose per decorare i dolci
I
petali di rose possono essere anche impiegati per decorare dolci di vario tipo, per aggiungere un tocco di
raffinatezza e di colore a una prelibatezza o per accentuare un dato sapore. Ma
come? La risposta giusta è: brinati.
Dovete
spennellare i petali con un albume d’uovo e poi passarli nello zucchero semolato.
Successivamente,
dovete metterli in un vassoio, facendo attenzione a non sovrapporli, e dovete
lasciateli asciugare. Una volta asciutti, e quindi rigidi, potrete utilizzarli
per ornare torte, gelati, creme, mousse, macedonie e tutti i dolci che volete.
Acqua di rose per il viso
Il
mese di maggio è in genere il periodo della massima fioritura per la maggior
parte delle piante di rose.
Ed
è il periodo migliore per preparare l’acqua di rose .
L’acqua
di rose può aver molteplici usi, tonifica e ricostruisce il ph naturale della vostra
pelle oltre a darvi un leggero e piacevole profumo corporale.
Per
la preparazione scegliete le rose rosa per evitare di avere un tonico che possa
lasciare sulla vostra pelle aloni colorati.
Prendete
le rose più mature e utilizzate solo i petali migliori.
Procuratevi due tazze di acqua distillata, una pentola o contenitore di vetro con coperchio
resistente al calore un colino e un barattolo di vetro con coperchio ermetico.
Lavate
bene i petali per eliminarne le
impurità.
Portate
a bollore le due tazze di acqua distillata.
Dopodiché,
versatela sui petali all’interno che avrete deposto sul fondo del vostro
contenitore e coprite il composto con un
coperchio ermetico meglio per una intera notte.
Passato
il tempo filtrate con il colino e strizzate bene i petali in modo da
ricavarne tutta la loro profumatissima
essenza.
Versate
quindi l’acqua di rose ottenuta in bottiglie nel barattolo di vetro
opportunamente pulito, lasciate
raffreddare e poi chiudete bene con il coperchio ……la vostra acqua di rose sarà
un ottimo rinfrescante per la pelle.
Ricordiamo che:
Prima
di intraprendere una cura a base di piante medicinali si deve sempre
interpellare un medico specialista in materia e seguire le sue indicazioni
Tutte le piante officinali
vanno usate con estrema competenza ed esperienza, con estrema cautela.
La raccolta delle erbe
salutari è un’arte abbastanza difficile: è necessario saperle riconoscere e
rispettare l’epoca in cui i principi attivi è più elevata. Èindispensabile
scegliere bene i luoghi di raccolta, per evitare piante inquinate o avvelenate
da scarichi o smog. È obbligatorio conoscere le regole di conservazione,
essicazione, preparazione e assunzione.
Numerose piante possono
risultare tossiche, se non addirittura velenose, se usate in maniera non
appropriata, o sono controindicate a determinati soggetti o situazioni
L’autoterapia può
essere pericolosa, consultare sempre un medico
Il nostro scopo è quello di
fornire una base al passeggiatore curioso. Alla persona che vuole sapere quali
sono le piante che incontra e sapere che molte hanno proprietà salutistiche.
Per trovare la voglia di tornare alla natura e guardare con nuovi occhi quello
che ci circonda cogliendone la magnificenza. Un passaggio che ci porta dentro
la natura e dentro noi stessi.
Nessun commento:
Posta un commento