venerdì 22 gennaio 2016

Collaborazioni!

Buongiorno amici,

ci fa sempre piacere ricevere foto e notizie sulle piante di altri paesi, noi le pubblichiamo volentieri come ospiti di questo blog!

Questa nostra amica, Pat che vive in Australia ci ha inviato le foto del frangipane che ha in giardino.

A Sydney dove lei vive ora è estate e sono in piena fioritura tante piante esotiche che qui difficilmente vivono o siano resistenti al nostro tipo di clima.


Ed ora un po' di storia di questa pianta:

Viene comunemente chiamata "frangipane" ma in realtà di  chiama "Plumeria"  è un genere di piante della famiglia delle Apocinacee[1], originario dell'America tropicale.

Comprende arbusti o alberelli anche di notevole dimensioni, a foglie caduche o persistenti, con fusto inizialmente carnoso che diventa legnoso con il tempo; i rami, carnosi, sono poco numerosi; le foglie grandi, lanceolate, oblunghe appuntite, sono di colore verde più o meno intenso a seconda della specie; i fiori sono simili a quelli dell'oleandro e profumati, grandi, riuniti in cime terminali, portanti anche una cinquantina di fiori con 5-7 petali, di colore bianco, crema, rosa, rosso e giallo, sfumati al centro con vari colori. Produce grosse bacche, che come i frutti di moltissime specie della famiglia sono fortemente tossiche.

Il genere è originario della America tropicale, dal Messico al Venezuela, ai Caraibi; alcune specie sono state introdotte e si sono diffuse in gran parte dei paesi a clima tropicale o sub-tropicale dell'Asia, e alle Hawaii e l'Australia. (cit. Wikipedia)

Grazie Pat attendiamo altre foto delle tue splendide piante e fiori!

mercoledì 20 gennaio 2016

Oxalis (acetosella)

Posted by Mara

L’Oxalis più conosciuta con il nome di Acetosella appartiene alla famiglia delle Oxilidaceae che riunisce in se numerose piante erbacee perenni circa 850 specie. 
L'acetosella è originaria dell'Africa e dell’America latina, ma si trova anche in Europa e nell'America settentrionale. È una pianta erbacea, alta al massimo 15 centimetri. 
Generalmente forma dei piccoli cuscini tondeggianti di foglie formate da tre foglioline a forma di cuore, di colore grigio-verde che hanno la speciale caratteristica di ripiegarsi su sé stesse quando arriva la sera oppure quando il tempo sta cambiando in peggio.
Per questo comportamento particolare in Inghilterra viene chiamata popolarmente “bella addormentata” o “trifoglio dormiente.


L’Acetosella è simile al trifoglio anche se i suoi fiori hanno un delicato fascino elegante. 
Numerosi fiorellini solitari a cinque petali di colore rosa, bianco (con venature rosate), giallo o rosso sbocciano in primavera inoltrata e in estate; posti su un gambo più lungo delle foglie, di notte si chiudono.


Nel sottosuolo formano tuberi carnosi che si sviluppano fondando densi gruppi, che con il tempo possono diventare molto grandi.
Un altro aspetto interessante dell’Acetosella è il meccanismo di fecondazione.
Inizialmente accade tramite l’intervento di vari insetti, soprattutto mosche, e assicura la produzione di pochi semi. Successivamente si aprono nuovi fiori più piccoli dei precedenti le cui antere travasano direttamente il polline sullo stigma.
Dalla seconda fecondazione si produce una maggiore quantità di semi. Durante i mesi più freddi dell'anno la parte aerea inaridisce e torna a fiorire con l'arrivo della primavera successiva.
L’Acetosella anche se comune è poco conosciuta, il suo fusto serpeggia nei terreni boschivi, ombrosi e umidi della zona montana e submontana di tutta Italia ma specialmente in quella settentrionale.


Il nome Oxalis deriva dal greco oxys cioè acido e hall che significa sale, infatti le foglie sono particolarmente ricche di acido ossalico, legato in forma salina al potassio, mentre il nome comune Acetosella deriva fondamentalmente dal caratteristico sapore acido e un po’ aspro della pianta. 
L'acetosella è una pianta ricca di acido ossalico, vitamina C e mucillaggini.
Le parti utilizzate dell'Acetosella sono: radici e foglie fresche raccolte preferibilmente a maggio-giugno (soprattutto nel corso della fioritura, per via del fatto che il loro potere balsamico è al massimo) perché con l'essicazione perde le sue proprietà. 
Le sue proprietà sono diuretiche, antiscorbuto, depurative, astringenti, decongestionanti, dissetanti.
L’acetosella è utile anche per uso esterno per impacchi o bagni su pelli arrossate, infiammate.
Le foglie e fiori possono essere impiegati come rimedio per la febbre, influenza, diarrea, lesioni traumatiche e infezioni del tratto urinario.
Per il suo alto contenuto di vitamina C, l’Acetosella è usata nel trattamento dello scorbuto, o come decotto nel caso di problemi all'apparato digerente e come depurativa del sangue, mentre berne l'infuso mantiene la pelle elastica.
Masticare le foglie fresche invece aiuta nel caso di ferite alla bocca. 
L' estratto di foglie può essere usato esternamente da spalmare su sfoghi cutanei, punture di insetti e bruciature.
Purtroppo è molto controindicata a tutti coloro che soffrono di calcoli a causa dell’elevato contenuto di ossalato acidi di potassio, che per i già sofferenti è pericoloso.


L’acetosella era nota già nell'antichità: è riportata infatti nei testi di Dioscoride e di Plinio.
Nel Medioevo si usava più che altro come condimento, mentre i contadini la utilizzavano essenzialmente per predire il tempo sfruttando la capacità delle foglie di chiudersi quando sta per sopraggiungere di un temporale. 
Gli israeliti invece mescolavano l’acetosella al foraggio per i bovini e gli asini.  Anni fa i droghieri preparavano un prodotto a base di acetosella detto “sale di acetosa. 
Lo si estraeva dalle piante per levare le macchie di inchiostro o di ruggine oppure per rendere il cuoio lucido. Lo stesso sale veniva usato per fissare i colori della lana e dei tessuti o come disincrostante per i radiatori delle auto.
Ora il sale di acetosa viene prodotto dall’industria come ottimo sbiancante. 


L’acetosella, in cucina, entra in molte preparazioni, soprattutto insalate di cui ravviva il sapore, come bevanda assieme agli arrosti, nelle salse e nelle minestre. 
Ottimi sono i crostini vegani all’Acetosella, per farli servono: dell’Acetosella, dell’avocado, capperi sott’aceto olio extravergine di oliva, fette di pane tostato, qualche cappero per guarnire.
Frullare l’Acetosella con l’avocado e i capperi fino a formare una salsa cremosa, quindi spalmarla sui crostini di pane, guarnirli con qualche cappero e un filo d’olio.


Con le foglie si può preparare una bevanda simile alla limonata, facendole bollire nell’acqua per 5 minuti. Una volta fredda basta addolcire con zucchero o miele.
Per l’elevato contenuto di ossalati, se ne consiglia un uso moderato alle persone sofferenti di fegato e di intestino, ed è sconsigliata alle persone predisposte od affette da calcoli.

Nel giardino del tempo
Cuoricini verdi che s’inchinano alla notte
E al mutar del cielo
Saggi e riverenti
Delicata bellezza, elegante portamento
di un’esile e fragile pianticella.
                                          By Mara

Ricordiamo che:
Prima di intraprendere una cura a base di piante medicinali si deve sempre interpellare un medico specialista in materia e seguire le sue indicazioni
Tutte le piante officinali vanno usate con estrema competenza ed esperienza, con estrema cautela.
La raccolta delle erbe salutari è un’arte abbastanza difficile: è necessario saperle riconoscere e rispettare l’epoca in cui i principi attivi è più elevata. Èindispensabile scegliere bene i luoghi di raccolta, per evitare piante inquinate o avvelenate da scarichi o smog. È obbligatorio conoscere le regole di conservazione, essicazione, preparazione e assunzione.
Numerose piante possono risultare tossiche, se non addirittura velenose, se usate in maniera non appropriata, o sono controindicate a determinati soggetti o situazioni
L’autoterapia può essere pericolosa, consultare sempre un medico
Il nostro scopo è quello di fornire una base al passeggiatore curioso. Alla persona che vuole sapere quali sono le piante che incontra e sapere che molte hanno proprietà salutistiche. Per trovare la voglia di tornare alla natura e guardare con nuovi occhi quello che ci circonda cogliendone la magnificenza. Un passaggio che ci porta dentro la natura e dentro noi stessi.