martedì 7 aprile 2015

Storia della primavera in un quadro

La scoperta del “giardino” è avvenuta con il cambiamento di casa.

Ora a pensarci a ritroso, il percorso arte/verde mi sembra un percorso quasi “segnato”….

Sono nata con uno spiccato senso del colore, del paesaggio, e con gusti decisi.
con le piante sono arrivata a considerare il mio giardino come una “tela” fisicamente compatta dove sbizzarrire la fantasia e l’ inventiva.

E le tele per dipingere come uno spazio per riportarci il giardino.

Ma perché limitarmi a dipingere fiori e frutti e piante o paesaggi?

Mi sembrava limitativo ….inoltre diciamola tutta, altri prima di me hanno dipinto meraviglie, Van Gogh, Rousseau, Monet, Manet ne cito solo alcuni perché ce ne sono un’infinità di bravissimi …… a me in questi giorni invece è venuto in mente l’Arcimboldo!

Chi ha masticato un po’ di arte sa chi è questo speciale artista!
La maggior parte delle persone ne conosce le opere (e come si fa a non averle notate?) ma non sa nulla dell’artista a volte neppure il suo nome!


Giuseppe Arcimboldo: Spring, ca.1573
Source: Wikimedia Commons (see "image archives" below)

Di questo fantastico artista che in un’epoca (era nato nel 1526) in cui imperava il rinascimento e le pittura classica, lui s’invento delle opere completamente diverse. ….parlerò di lui però un’altra volta…..l’ho citato solo come prologo di quello che tratterò.

Stanca dei soliti acquerelli o colori ad olio o a matita, ho pensato di usare una tela come superficie da giardino… ma vista dal “mio” punto di vista (scusate il gioco di parole).
Perché non usare colore e fiori e piante da mettere direttamente sulla tela?
Spesso non occorre neanche andare a rompersi la testa su cosa usare, o tantomeno spendere soldi per fare qualcosa di bello!

Io semplicemente avevo della pittura da muro che mi era avanzata, nel mio caso era una pittura un po’ perlata, ma se a casa ne avete, va bene anche bianca normale.
Ed avevo dei fiori essicati.
Dei tubi di normale tempera che si stava essicando non essendo stati da molto tempo usati, ……e qualche vasetto di terra colorata naturale.
Un sacchettino con fiorellini di stoffa da usare nel bricolage ….
Qualche vecchio pennello.

Una tela sottile sottile abbandonata da almeno due anni anche un po’ deformata….ma che importava?
Mi aveva preso l’estro e senza neanche un progetto o un’idea ho aperto il barattolo di pittura da muro, il tubetto di tempera, il vaso di pigmento colorato in polvere acqua e pennello, e le mani…si avevo voglia di dipingere anche con le dita e le mani!

Ho imbiancato prima tutta la tela con il colore da muro e non sono andata troppo per il sottile l’ho buttata senza che fosse troppo liscia…..e poi diluendo il colore ho fatto delle righe come mi veniva in quel momento …..mi sono guardata attorno e in quel momento c’era vento il che mi ha ispirato a fare delle righe di colore come se fossero fili d’erba intrecciati e piegati dal vento…


Ed il vento cosa porta con sé?
Polvere e foglie e fiori e farfalle….mi venne in mente che potevo rendere questa polvere sottile che gira con il vento visibile anche agli occhi degli altri buttando un po’ di quella che comunemente viene chiamata terra ma è ossido di cromo verde scuro, sulla superficie della tela non ancora asciutta, si sarebbe legata alla pittura ma non l’avrebbe colorata.


E poi ancora pennellate come fossero vento …questa volta ho mescolato un po’ di pittura da muro bianca con un po’ di tempera verde, un tocco appena per dar l’impressione che l’aria del dipinto fosse pregna di erba e foglie e fiori e pollini….
Sempre con la pittura da muro non troppo asciutta ho lasciato cadere i fiorellini di stoffa, leggeri quasi impalpabili con stessero navigando nel vento e si fossero posati un po’ qui e un po’ li ….a caso …
E perché non arricchire con qualche fiore o qualche pezzo di legno leggero la tela ancora un po’ troppo vuota?


Ma non ero ancora soddisfatta, rovistando tra le cianfrusaglie e fiori e foglie che avevo seccato ho trovato delle foglie di pannocchia, le ho divise in listarelle sottili e dipinte con la tempera, mi sembrava potessero riprodurre benissimo dei fili d’erba, essendo anche molto elastiche e maneggiabili da piegare …..e le ho inserite sul fondo della tela sempre attaccandole con della pittura fresca.


Ora si, il tutto mi piaceva, mi sembrava tutto artisticamente a “posto”…..forse era solo la mia impressione o forse era la mia visione ma mi ero “ricreata” una MIA primavera …..la primavera di quell’anno ventoso che sarebbe stata nei miei occhi nella mia mente e appesa sulla mia parete per sempre.




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