Seguiteci! a breve scriveremo della "vera" ortica .....dalle mille proprietà e dai tanti usi!
coming soon....
Posted by Mara
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Il
genere Lamium è diffuso in Europa meridionale e orientale, nel Nord Africa e
nell’Asia non tropicale. Si compone di circa 40-50 specie, una decina delle
quali vive spontaneamente in Italia. Fra le specie più comuni si possono citare
il Lamium Maculatum, il Lamium Album e il Lamium Porpureum, che unito a qualche
altra pianta affine a volte è coltiva a scopo ornamentale.
Erano piante note fin dai tempi di Plinio, che le definiva Lamium per il
particolare aspetto del loro fiore (caratteristico di tutte le Labiatae) che
assomiglia ad una bocca spalancata che mostra la gola (laimos).Nella mitologia
greca, la giovane Làima, amata da Zeus, il cui bimbo illegittimo fu ucciso
dalla dea Era, divenne folle della gelosia e invidiosa delle madri felici dei
loro figlioletti. Si tramutò in orchessa che sottraeva ed ingoiava i lattanti
proprio come fa il fiore della pianta non appena un bombo entra nel tubo
corollino in cerca di nettare.
L’ impollinazione di questa pianta infatti avviene tramite
insetti, in particolare il bombo, ma anche le api. La corolla del Lamium è
sorprendentemente conformata alle dimensioni dei bombi. Quando questi insetti
cercano di entrare nel tubo corollino per raggiungere i nettari, con le loro
vibrazioni scuotono le antenne all’interno del labbro superiore, in questo modo
fanno scendere e aderire al loro dorso peloso il polline. Visitando un altro
fiore il polline cade sullo stima provocando così l’impollinazione e la
fecondazione. Un’unione affascinante e armoniosa tra fiori e insetti, una delle
tante meraviglie della natura.
Lamium Album (falsa
ortica bianca)
È definita anche ortica muta, perché simile all’ortica ma
non punge. Questa pianta infatti quando non è in fase di fioritura può
facilmente essere scambiata per un’ortica, anche se le due specie appartengono
a famiglie diverse ( Lamio-Lamiaceae, Ortica-Urticaceae).
Erbacea perenne, alta dai 10 ai 60 cm. Fusto quadrato,
cavo. Foglie ovali, dentellate, coperte di peluria. Fiori bianchi a forma di
“gola di belva”. La somiglianza con
l’ortica è solo nella forma delle foglie, perché al tatto risultano subito non
urticanti. Cresce spontanea nella zona padana dell’Italia settentrionale,
predilige i bordi dei fossi, viottoli e siepi. Fiorisce da Marzo ad Agosto.
Il Lamium Album è un’erba leggermente amara, ad
azione astringente, decongestionante, antiemorragica, antinfiammatoria. Odore
forte che ricorda quello del miele. Anticamente si pensava che le foglie
avessero virtù cicatrizzanti e che il decotto che se ne ricavava arrestasse la
caduta dei capelli. L’abate Kinzle, nel 1924, mette in rilievo le sue virtù
rinfrescanti contro la febbre. Sostiene che gli anziani affetti da ritenzione
di urina trovano immediato sollievo con qualche tazza di tisana.
Con i fiori si prepara una tisana dall’aroma gradevole. Il
succo del Lamium Album è un ottimo rimedio per le
emorragie e la leucorrea. È commestibile e si adopera in zuppe e come verdura. L’intera
pianta e i fiori vengono raccolti in primavera inoltrata sino all’estate.
L’estratto viene venduto in farmacia sotto forma di alcoolato e di tintura, ma
la prescrizione di questi preparati è di esclusiva competenza medica. Una
curiosità: La direttiva del ministero della salute (dicembre 2010) concede di
inserire negli integratori alimentari gli estratti vegetali di questa pianta,
per il contrasto dei disturbi del ciclo mestruale. Fluidità delle secrezioni
bronchiali. Funzionalità del sistema digerente. Eliminazione dei gas
intestinali.
Lamium Purpureum (lamio rosso)
L’altezza del Lamium Purpureum oscilla tra i 10 e i 20 cm.
L’aspetto della pianta è erbaceo. È una pianta annuale e supera la stagione
avversa sotto forma di seme. I fusti sono eretti e pelosi, ramosi. Le foglie
sono opposte e sembrano vellutate, ovali, seghettate, leggermente rosate sul
verde pallido. I fiori sono raccolti in glomeruli ascellari, di color
porporino.
La si può trovare in larghe macchie vicino ai vigneti, sul
margine delle strade, negli incolti. Contiene mucillagine, tannino, sali di
potassio, saponine. Fu usata in medicina popolare come depurativa, vulneraria,
diuretica. Oggi assolutamente dimenticata sia come farmaco sia come pianta
mangereccia. Tuttavia se si prende un fiore, lo si stacca dalla piantina e si
succhia alla base, si può apprezzare un gradevole sapore dolce. Le foglie di
questa pianta possono essere usate: crude in insalata, lessate e condite come altre
verdure simili. Il Lamium Purpureum viene usato in cucina anche come
ingrediente per l’impasto di gnocchi di patate. Questa pietanza va comunque
usata con prudenza perché contiene delle tossine tossiche che ingerite in gran
quantità sono dannose all’uomo.
Lamium Purpureum
Lamium Album
Di infinite forme, colori, profumi.
Morbide o pungenti.
Belle, per chi ne sa cogliere il fascino.
Erbe intriganti, affascinanti.
Natura selvatica.
Dentro l’anima delle piante uno spirito profondo, umile, sacro.
L’essere spirituale che dimora in ciascuna specie.
Non chiedono niente ma offrono tanto.
a chi altrettanto umile.
sa chiedere loro aiuto.
Ricordiamo che:
Prima di intraprendere una
cura a base di piante medicinali si deve sempre interpellare un medico
specialista in materia e seguire le sue indicazioni
Tutte le piante officinali
vanno usate con estrema competenza ed esperienza, con estrema cautela.
La raccolta delle erbe
salutari è un’arte abbastanza difficile: è necessario saperle riconoscere e
rispettare l’epoca in cui i principi attivi è più elevata. Èindispensabile
scegliere bene i luoghi di raccolta, per evitare piante inquinate o avvelenate
da scarichi o smog. È obbligatorio conoscere le regole di conservazione,
essicazione, preparazione e assunzione.
Numerose piante possono
risultare tossiche, se non addirittura velenose, se usate in maniera non
appropriata, o sono controindicate a determinati soggetti o situazioni
L’autoterapia può
essere pericolosa, consultare sempre un medico
Il nostro scopo è quello
di fornire una base al passeggiatore curioso. Alla persona che vuole sapere
quali sono le piante che incontra e sapere che molte hanno proprietà
salutistiche. Per trovare la voglia di tornare alla natura e guardare con nuovi
occhi quello che ci circonda cogliendone la magnificenza. Un passaggio che ci
porta dentro la natura e dentro noi stessi
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