giovedì 9 aprile 2015

Grespino spinoso (sonchus)

 Posted by Mara

Il Grespino spinoso è una pianta spontanea, la più comune tra le infestanti.In alcune regioni è presente tutto l’anno ad esclusione dei mesi più freddi. Cresce in prossimità di coltivi, terreni rurali, uliveti vigne, lungo i cigli delle strade, in mezzo agli spartitraffico ed è presente anche nei centri abitati tra le fessure dei marciapiedi o accanto a vecchi muri.

Il Grespino spinoso è consumato come verdura da tempo immemorabile in gran parte dell’Italia. Esistono quattro tipi di grespino. Il grespino spinoso, il grespino comune, il grespino sfrangiato e il grespino dei prati, gli ultimi due sempre commestibili ma meno gustosi. Ha proprietà depurative, diuretiche, stimola la bile. La radice essiccata e tostata veniva usata come surrogato del caffè come per quella di tarassaco e cicoria.


Come tutte le cicorie anche il grespino contiene un lattice bianco, ma assolutamente innocuo. Anticamente si riteneva che questo lattice aumentasse la produzione di latte nelle donne ed anche negli animali per questo era molto apprezzato e tenuto in considerazione.  


Il Crespino è una specie nota fin dall’antichità, Plinio il Vecchio ci tramanda che Teseo prima di inoltrarsi nel labirinto per uccidere il Minotauro si nutrì con un bel piatto di Grespino.Il Grespino spinoso è facilmente distinguibile perché è spinoso fin da giovane. La spinosità non deve scoraggiarne il consumo perché le giovani piante sono particolarmente gustose e ricche di preziosi Sali minerali. Ottima allo stato giovane cruda, in insalate mista ad altre erbe di campo, oppure lessa con olio e limone o passato in padella. Squisita pure la frittata o la zuppa con i fagioli e la mesticanza (piatto di verdure di campo miste). Purtroppo oggi la maggioranza delle persone è abituata a consumare verdura, frutta e ortaggi acquistati nei supermercati, molto poveri di vitamine e minerali, per questo è meglio evitare abbuffate di erbe spontanee, perché il nostro organismo non è più capace di assimilare la loro grande quantità di nutrimenti, meglio consumarle moderatamente e in modo graduale.




 Ecco una torta salata vegana di grespino, un’ulteriore modo per gustare questa particolare erba: per la pasta: g.250 farina kamut, g.80 olio extravergine d’oliva, i cucchiaino di lievito, g.100 acqua tiepida da aggiungere un po’ alla volta. Per il ripieno: Grespino, mezzo vasetto di panna di farro, mezzo panetto di tofu affumicato, sale, pepe.
Tagliare a pezzi grossolani il Grespino, farlo saltare pochi minuti in padella con sale, pepe e un goccio d’acqua. Dopo averlo spento aggiungerci la panna e il tofu affumicato tagliato a pezzettini e lasciar raffreddare. Mescolare tutti gli ingredienti per la pasta formare una palla, stenderla con il mattarello e metterla in uno stampo per crostare rivestito di carta da forno. Versare il ripieno di Grespino e decorare a piacere. Infornare per venti minuti a 180°.



Grespino dei prati



Grespino comune


La primavera è tornata, il sole ha abbracciato la terra, i figli del loro amore ora spuntano ovunque, festosi nei loro colori, gioiosi con le loro corolle danzanti al timido vento

Ricordiamo che:
Prima di intraprendere una cura a base di piante medicinali si deve sempre interpellare un medico specialista in materia e seguire le sue indicazioni
Tutte le piante officinali vanno usate con estrema competenza ed esperienza, con estrema cautela.
La raccolta delle erbe salutari è un’arte abbastanza difficile: è necessario saperle riconoscere e rispettare l’epoca in cui i principi attivi è più elevata. Èindispensabile scegliere bene i luoghi di raccolta, per evitare piante inquinate o avvelenate da scarichi o smog. È obbligatorio conoscere le regole di conservazione, essicazione, preparazione e assunzione.
Numerose piante possono risultare tossiche, se non addirittura velenose, se usate in maniera non appropriata, o sono controindicate a determinati soggetti o situazioni
L’autoterapia può essere pericolosa, consultare sempre un medico

Il nostro scopo è quello di fornire una base al passeggiatore curioso. Alla persona che vuole sapere quali sono le piante che incontra e sapere che molte hanno proprietà salutistiche. Per trovare la voglia di tornare alla natura e guardare con nuovi occhi quello che ci circonda cogliendone la magnificenza. Un passaggio che ci porta dentro la natura e dentro noi stessi. 


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