Il
tarassaco, detto anche dente di leone o soffione, credo sia la piantina
selvatica edibile più conosciuta in assoluto, comincia a farsi vedere con i
suoi fiori di un bel giallo intenso proprio all’inizio della primavera, quando
i raggi del sole iniziano a far sentire il loro calore, il fiore si apre durante il giorno quando la luce è più
intensa e si chiude alla sera.
Lo troviamo proprio dappertutto, nei prati,
nei campi incolti, lungo le strade, fino ai 2000 metri di altezza slm perché si riproduce con estrema facilità. Anche
se è consigliabile tagliare le foglie e i fiori alla base con una forbice o un
coltellino, della piantina si possono usare anche le radici, infatti quando
viene estirpata, una parte delle stesse rimane nel terreno e servirà a
dare vita a una nuova pianta nella
stagione successiva.
Il
soffione si forma alla fine della fioritura ed composto dai semi che vengono
trasportati col vento.
Le sono
lunghe e dentate disposte a rosetta, si colgono le più tenere che possono
venire mangiate crude, lasciandole prima a bagno per mezz’oretta (da sole hanno
un gusto un po’ amaro) o cotte,
facendole prima lesse e poi passandole in padella con un po’ di aglio.
Per
quanto riguarda i fiori, possiamo mangiarli crudi, usarne i petali per farne
delle crepes, metterli con lo zucchero per preparare una deliziosa marmellata, oppure
ancora i boccioli si possono conservare sotto sale, sotto aceto o sott’olio
proprio come i capperi.
Le
radici infine lessate e condite con olio d’oliva offrono un ottimo piatto. Come
ultima nota voglio sottolineare che bisogna sempre fare attenzione a non
servire fiori alle persone allergiche al polline e di evitare di usarli se ci
sono dei dubbi sulla loro identificazione per evitare possibili intossicazioni.
Si
possono quindi mangiare in mille maniere differenti, io l’ho usato per fare dei
ravioli ripieni di ricotta e foglie di tarassaco, buonissimi!
Il
tarassaco è anche conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà
medicinali: migliora la digestione e protegge il fegato, stimola la produzione
di bile e contribuisce al benessere della flora batterica buona, inoltre è un
ottimo diuretico e disintossicante. Gli estratti di radice sono utili contro la
stitichezza mentre è controindicato in
caso di gastrite e ulcera peptica.
By
Cinzia
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