Che fantastico frutto e che pianta modesta la fragola ….
Bella da vedere e facile da coltivare. Può essere tenuta in vasetti in
cassette più o meno grandi o anche in piena terra. A mezz’ombra o al sole.
Tuttavia hanno bisogno di costanza nella cura, non sono molto esigenti
perché sono piante che attecchiscono facilmente, difficilmente muoiono di caldo
o di freddo, ma hanno bisogno di acqua spesso ma non troppa, e di essere seguite quasi giornalmente perché
facilmente prendono la muffa grigia o vengono mangiate dalle lumachine.
Ma cominciamo dall’inizio: chi ha portato questa fantastica pianta fino ai
giorni nostri? La sua storia si perde nella notte dei tempi tanto che non è
sicura l’ origine della fragola: alcune fonti la considerano originaria
dell’Europa, in particolar modo dell’area alpinica, mentre altri considerano la
fragola originaria del Cile, e pare sia stato un ufficiale francese, agli inizi del Settecento,
che portò in Europa le piante madri utilizzate come base per la costituzione dell'ibrido Fragaria x
ananassa, a cui appartengono tutte le varietà di fragole attualmente
diffuse.
Tuttavia si può leggere in vari testi antichi che la fragola era citata e
conosciuta già sulle tavole dell'antica Roma: questo frutto infatti soleva
comparire in coincidenza con le feste in onore di Adone, alla morte del quale (come
narra la leggenda)Venere pianse copiose lacrime, che, giunte sulla terra, si
trasformarono in piccoli cuori rossi: le profumatissime fragole.
Altre leggende popolari più recenti dicono che la fragola sarebbe in grado di
proteggere dal morso di vipere e serpenti: per scongiurare il pericoloso veleno
di questi animali si dice si debba raccogliere le foglie della piantina la
notte di San Giovanni.
Chi avesse dunque raccolto le foglie nella notte tra il 23 ed il 24 di
giugno, le avesse fatte essiccare al sole e poi le avesse intrecciate per farne
una cintura, sarebbe stato tutelato da eventuali morsi, spesso letali, di
vipere e serpenti !
Fino al XVII secolo, in Europa venivano coltivate piante di specie
selvatiche autoctone (Fragaria vesca, F. viridis, o F. moschata) ed
altre varietà di fragole introdotte dall'America del Nord (F. virginiano):
con l'introduzione della specie americana, abbiamo cominciato ad avere nelle nostre
tavole frutti molto più grandi.
Le piantine vanno messe a dimora in un buon terreno ben fertilizzato o in
piena terra o in vasi anche di soli 15 cm. di profondità, in settembre/ottobre o in marzo/aprile,
cercando di collocarle a circa 30 cm l’una dall’altra per permettere alla
piantina di svilupparsi bene, annaffiandole abbondantemente dopo il trapianto.
Cresceranno piuttosto velocemente e bisogna ricordarsi di tenerle pulite
da piante infestanti e di togliere loro le foglie secche.
Se sistemate in piena terra sarebbe opportuno a fine maggio quando
iniziano a fruttificare mettere attorno alla pianta della pacciamatura, meglio
se paglia ma con lo scopo di tenere sollevati i frutti che altrimenti
appoggiati a terra potrebbero marcire con l’umidità del terreno o perlomeno
esser preda delle voraci lumachine.
Le piante delle fragole iniziano a fiorire verso fine aprile, metà maggio
e verso fine maggio dovreste avere le prime fragole pronte da gustare.
Da qui a poco la pianta oltre a fiori e frutti inizia la sua
autoriproduzione.
Si perché la pianta si autoriproduce emmettendo dei lunghi getti verdi che
appoggiandosi al terreno si auto impiantano formando così da sole nuove
piantine.
Se non volete che sul terreno le vostre fragole possano via, via negli
anni occupare troppo spazio, abbiate cure di tagliare gli stoloni appena
appariranno.
Le piante in cassetta o in vaso di solito diminuiscono la produzione di
frutti dopo 4 o 5 anni, per cui è consigliabile trapiantarla dopo appunto
questo periodo.
Conservazione: possono
essere congelate intere o a fette con l’aggiunta di un po’ di zucchero.
Gelatina di fragole: fate
cuocere 1 chilo di fragole fino a quando si sciolgono bene tutte, mettetele su
un telo di lino o su un filtro da cucina e lasciate colare il succo per tutta
una notte.
La mattina pesate quanto ottenuto,
poi preparate uno sciroppo a caldo con 100 gr. di acqua e 375 gr. di zucchero
per ogni mezzo chilo ottenuto dalla colatura,
quando ancora caldo unire il succo delle fragole e lasciar cuocere
finchè diventa gelatina.
Raffreddare e se non consumato tutto
al momento tenere in frigorifero.
Tante qualità nelle fragole:
Le fragole sono alleate della bellezza perché sono fatte al 90% di acqua, farne uso nella loro stagione giusta è
“quasi una cura” di ringiovanimento…. idratano le cellule dell'organismo senza
appesantirlo con troppe calorie.
Sono ricche di enzimi capaci di
attivare il metabolismo dei grassi aiutando il corpo a dimagrire con meno
fatica.
E sono pure anche ricche di fibre quindi
aumentano il senso di sazietà, sono
regolatrici intestinali e fanno assorbire meno grassi e meno zuccheri.
Il contenuto di vitamina C delle fragole ( cinque fragole contengono una
quantità di vitamina C pari a quella di un'arancia) favorisce l'assorbimento
del ferro, utile per la formazione dei globuli rossi e per i muscoli, e la
produzione di collagene, una proteina che previene le rughe e rafforza i
capillari riducendo ritenzione idrica e cellulite.
Questa azione antiritenzione viene potenziata dal potassio, un minerale di cui
le fragole sono ricche.
Le fragole sono state inserite tra i super cibi che "mantengono giovani" nella speciale
classifica ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) stilata dall'USDA (il dipartimento
dell'agricoltura statunitense) per il loro alto contenuto di sostanze
antiossidanti benefiche per la salute.
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