venerdì 2 ottobre 2015

L’uva fragola.....“Guarda il calor del sol che si fa vino, giunto dall’umor che da la vite cola.” Dante Alighieri

Posted by Arianna e Cinzia

Noi “sorelle” abbiamo impostato questo blog in maniera forse più tecnica che narrativa, abbiamo pensato che alle persone a cui interessava leggere i nostri post sarebbe piaciuto andare subito “al sodo” senza divagazioni o racconti che potevano essere più interessanti per noi piuttosto per chi ci legge.

Ma in questo post io Arianna, mi sono sentita di fare una “chiacchierata” propedeutica a quello che vi dirò poi.

Tutte assieme noi “sorelle” finora  vi  abbiamo proposto, piante, fiori, arte, riciclo, ricette, e tutto quello che ci pareva interessante condividere con voi.

Questa  volta però, il post lo presenterò in maniera diversa perché ciò di cui parlerò mi ha sempre interessato in maniera particolare.

Il mondo della vite, del vino, dell’uva e dell’importanza storica, gastronomica, culturale ed anche religiosa che avvolge questa pianta mi è sempre sembrata importante ed interessante.

Chi ha mai sognato di avere in un comune giardino di casa una pianta d’uva? Credo ben pochi o almeno nella mia zona o si hanno dei campi ed allora la vigna viene coltivata per produzione o si ha un giardino con rose, glicini, geranei ….più o meno i “soliti” fiori…….piante d’uva in giro per giardini non ce ne sono.


Quando sono arrivata ad avere (finalmente) il mio giardino mi sentivo “ingorda” di verde, di piante di fiori e magari solo una (pianta) di ciascuna specie, ma volevo avere un po’ di tutto e …si anche qualche pianta di vite.

Il primo consiglio che vi do è quello di guardare con occhio realistico il vostro giardino o pezzo di terra.
Il mio non è molto grande inoltre è in mezzo a varie case quindi non è raggiunto dal sole in tutte le ore del giorno e questo è un problema per chi vuole coltivare delle vigne, che invece hanno bisogno di sole ed ancora sole sempre.

All’inizio avevo piantato solo 5 piante di uva da vino, la mia idea era che le mie vigne rendessero uva da pigiare e per cui ottenere almeno un paio di bottiglie di vino all’anno, un’inezia ma che fosse vino MIO, vino sano senza addittivi o conservanti …..


Nella realtà la vigna da vino non è così semplice da coltivare e la resa di uva non sempre scontata, le vigne devono essere seguite molto da fine inverno bisogna potarle “giuste” e poi devono avere i giusti trattamenti perché purtroppo sono molto sensibili agli attacchi della peronospora e della fillosera, senza contare le stagioni che se passano troppo piovose o troppo secche rovinano comunque il risultato finale.

Un po’ delusa dopo vari anni di tentativi, la produzione non è mai anddta come speravo, non “demordendo” dalla mia idea ho così “scoperto” la vigna dell’uva fragola….

Ed è questa..  quella che consiglio a chi ha un pezzo di terra o un giardino, è una vigna resistente che ha bisogno di poca “manutenzione”, rende sempre bene perché è una pianta generosa e resistente…..non produce vino o perlomeno non da sola, ma dà soddisfazione nella produzione di ottimi, gustosi e profumati grappoli bianchi o rossi.

Si annuncia che ancora fa freddo con belle gemme grosse e anche senza potature o antiparassitari produce grappoli che maturano ad agosto e oltre al fatto che è bello vederli, è una vigna rampicante per cui la si può intrecciare e farla salire attorno ad un sostegno e farla diventare una pergola fruibile e godibile d’estate …magnifica schermatura ombrosa del sole estivo!


….a maturazione poi  i grappoli profumano l’aria dolcemente e nei pomeriggi di sole lo spazio del giardino attorno a queste piante diventa pregno di quell’odore dolce che sa un po’ di vino e un pò di fragola.


Come già detto non ci si può fare il vino perché è un’uva che non ha una giusta composizione per diventare alcolico, in pratica una volta pigiata non fermenta …..ma è buonissima da mangiare ed inoltre può diventare tante altre cose, succo da bere, gelatina, marmellate, guarnizione e tanto altro.


Mia sorella Cinzia vi proporrà qui sotto una ricetta per la marmellata di uva fragola.

Intanto io vorrei darvi giusto qualche nozione sulla vite in generale per darvi un’idea dell’importanza che questa pianta ha rivestito da tempi immemorabili:
E’ una pianta che non vive dappertutto ha bisogna di terreni ma soprattutto clima mite è originaria dell’india e si è propagata in Asia nelle regioni più calde fino al bacino del mediterraneo.

E’ talmente antica che la leggenda vuole che già Adamo la conoscesse e la tradizione ebraica sostiene che l’albero proibito fosse una vite anziché un melo.
Altre leggende sostengono invece che fù Noè l’inventore o lo scopritore del vino, dopo il diluvio universale avrebbe ripristinato le pratiche agricole, coltivando con più importanza la vite e successivamente la produzione di vino.

E poi ancora nell’epoca degli “Dei” il vino era associato ad un suo grande “intenditore” Bacco…..
Si hanno notizie di produzione del vino nell’antico Egitto, tra gli arabi, i fenici  e i greci.
Arrivò anche in Italia dapprima nelle zone del sud soprattutto in Sicilia poi la coltivazione si estese a tutta l’Italia.
Negli antichi romani la sovrapproduzione di vino causò problemi tanto che l’imperatore Domiziano vietò l’impianto di nuovi vigneti in Italia e fece estirpare (orrore!) metà di quelli esistenti negli altri territori dell’allora impero romano.

Le invasione barbariche fecero abbandonare le pratiche vinicole, che vennero ripristinate ma con produzione di solo  uso interno nei conventi.
Fu nel rinascimento che iniziò un periodo di grande espansione della coltivazione nel territorio italiano e si ricominciò a produrre vino.

Ai giorni nostri la produzione di vino in Italia è pregevole.

Sperando di avervi incuriositi e sollecitati a provare nel vostro giardino, ribadisco che bastano due piante da posizionare nel punto più soleggiato del vostro giardino per avere la soddisfazione di produrre uva in proprio.


Per quanto riguarda il suolo di coltivazione, la vita ama i terreni a medio impasto; si dovrebbe evitare di coltivare la vite nei terreni argillosi e in quelli sabbiosi; sono invece adatti alla coltivazione i terreni sassosi, particolarmente indicati nel caso si voglia produrre uva da tavola e appunto l’uva fragola.

La piantagione della vite dovrebbe essere effettuata nel corso della stagione autunnale, ove non fosse possibile almeno entro il mese di marzo; l’impianto viene fatto mettendo a dimora le barbatelle innestate di due anni di età.
Le piccole piante di vite devono essere protetti dalle gelate con delle coperture di plastica oppure di terra.

All’inizio dell’impianto la vite ha bisogno di un concime organico-minerale che deve essere lievemente interrato a cui dovrete dare un’irrigazione leggera.

Un buon concime naturale per la vite è il sovescio, che però non è facile da produrre, oppure sono le leguminose.
Per esempio i lupini sono un ottimo concime anche piuttosto economico da usare, va sparso sul terreno a manciate.

Ricetta:

Come abbiamo già detto l’uva fragola si presta molto bene nella preparazione di cose dolci, io l’ho usata per fare una marmellata ottima da spalmare sul pane e un budino perfetto come dessert leggero e naturale!


Ho lavato molto bene i grappoli e poi li ho sgranati eliminando tutti gli acini verdi o bruttini, poi ho tagliato 2 mele a pezzi (con circa 1 chilo e mezzo di uva) e ho passato tutto nell’estrattore (va bene anche una centrifuga);



Ho aggiunto poco zucchero, circa 60 grammi (si può anche farne a meno perché è già dolce) e messo sul fuoco per almeno 1 ora, quando si sarà addensata è pronta da versare nei vasetti che dovranno essere sempre sterilizzati a dovere!

Per fare il budino ho seguito lo stesso procedimento per quanto riguarda la spremitura,(le mele si possono aggiungere oppure no a piacere), poi ho messo circa 20 grammi di zucchero, per 300 ml di succo (consiglio cmq di assaggiare il succo prima di mette lo zucchero e poi aggiungere a seconda del proprio gusto) e 30 grammi di amido di mais, fatto bollire per  3 minuti e versato negli stampini di silicone.


Una volta raffreddati vanno in frigorifero per un’oretta, meglio due se resistete all’assaggio e quindi si possono rovesciare sul piatto da portata e decorare a piacere!
A noi sono piaciuti tanto anche così come sono e sono finiti in un attimo!! 

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