Posted by Mara
L’Oxalis più conosciuta con il nome di Acetosella appartiene alla
famiglia delle Oxilidaceae che riunisce in se numerose piante erbacee perenni circa
850 specie.
L'acetosella è originaria dell'Africa e dell’America latina, ma si
trova anche in Europa e nell'America settentrionale. È una pianta erbacea, alta
al massimo 15 centimetri.
Generalmente forma dei piccoli cuscini tondeggianti di foglie formate da
tre foglioline a forma di cuore, di colore grigio-verde che hanno la speciale
caratteristica di ripiegarsi su sé stesse quando arriva la sera oppure quando
il tempo sta cambiando in peggio.
Per questo comportamento
particolare in Inghilterra viene chiamata popolarmente “bella addormentata” o
“trifoglio dormiente.
L’Acetosella
è simile al trifoglio anche se i suoi fiori hanno un delicato fascino
elegante.
Numerosi fiorellini solitari a cinque petali di colore rosa, bianco (con
venature rosate), giallo o rosso sbocciano in primavera
inoltrata e in estate; posti su un
gambo più lungo delle foglie, di notte si chiudono.
Nel sottosuolo formano
tuberi carnosi che si sviluppano fondando densi gruppi, che con il tempo
possono diventare molto grandi.
Un altro aspetto interessante dell’Acetosella è
il meccanismo di fecondazione.
Inizialmente accade tramite l’intervento di vari
insetti, soprattutto mosche, e assicura la produzione di pochi semi.
Successivamente si aprono nuovi fiori più piccoli dei precedenti le cui antere
travasano direttamente il polline sullo stigma.
Dalla seconda fecondazione si
produce una maggiore quantità di semi. Durante i mesi più freddi dell'anno la parte
aerea inaridisce e torna a fiorire con l'arrivo della primavera successiva.
L’Acetosella anche se comune è poco conosciuta, il suo fusto serpeggia nei
terreni boschivi, ombrosi e umidi della zona montana e submontana di tutta
Italia ma specialmente in quella settentrionale.
Il nome Oxalis deriva dal greco oxys cioè acido e hall che significa
sale, infatti le foglie sono particolarmente ricche di acido ossalico, legato
in forma salina al potassio, mentre il nome comune Acetosella deriva
fondamentalmente dal caratteristico sapore acido e un po’ aspro della pianta.
L'acetosella
è una pianta ricca di acido ossalico, vitamina C e mucillaggini.
Le parti utilizzate
dell'Acetosella sono: radici e foglie fresche raccolte preferibilmente a
maggio-giugno (soprattutto nel corso della fioritura, per via del fatto che il
loro potere balsamico è al massimo) perché con l'essicazione perde le sue
proprietà.
Le sue proprietà sono diuretiche, antiscorbuto, depurative,
astringenti, decongestionanti, dissetanti.
L’acetosella è utile anche per uso
esterno per impacchi o bagni su pelli arrossate, infiammate.
Le foglie e fiori
possono essere impiegati come rimedio per la febbre, influenza, diarrea,
lesioni traumatiche e infezioni del tratto urinario.
Per il suo alto contenuto
di vitamina C, l’Acetosella è usata nel trattamento dello scorbuto, o come
decotto nel caso di problemi all'apparato digerente e come depurativa del
sangue, mentre berne l'infuso mantiene la pelle elastica.
Masticare le foglie
fresche invece aiuta nel caso di ferite alla bocca.
L' estratto di foglie può
essere usato esternamente da spalmare su sfoghi cutanei, punture di insetti e
bruciature.
Purtroppo è molto controindicata a tutti coloro che soffrono di
calcoli a causa dell’elevato contenuto di ossalato acidi di potassio, che per i
già sofferenti è pericoloso.
L’acetosella era nota
già nell'antichità: è riportata infatti nei testi di Dioscoride e di Plinio.
Nel
Medioevo si usava più che altro come condimento, mentre i contadini la
utilizzavano essenzialmente per predire il tempo sfruttando la capacità delle foglie
di chiudersi quando sta per sopraggiungere di un temporale.
Gli israeliti invece
mescolavano l’acetosella al foraggio per i bovini e gli asini. Anni fa i droghieri preparavano un prodotto a
base di acetosella detto “sale di acetosa.
Lo si estraeva dalle piante per
levare le macchie di inchiostro o di ruggine oppure per rendere il cuoio
lucido. Lo stesso sale veniva usato per fissare i colori della lana e dei
tessuti o come disincrostante per i radiatori delle auto.
Ora il sale di
acetosa viene prodotto dall’industria come ottimo sbiancante.
L’acetosella, in cucina, entra in molte
preparazioni, soprattutto insalate di cui ravviva il sapore, come bevanda
assieme agli arrosti, nelle salse e nelle minestre.
Ottimi sono i crostini
vegani all’Acetosella, per farli servono: dell’Acetosella, dell’avocado,
capperi sott’aceto olio extravergine di oliva, fette di pane tostato, qualche
cappero per guarnire.
Frullare l’Acetosella con l’avocado e i capperi
fino a formare una salsa cremosa, quindi spalmarla sui crostini di pane,
guarnirli con qualche cappero e un filo d’olio.
Con le foglie si può preparare una bevanda
simile alla limonata, facendole bollire nell’acqua per 5 minuti. Una volta
fredda basta addolcire con zucchero o miele.
Per l’elevato contenuto di
ossalati, se ne consiglia un uso moderato alle persone sofferenti di fegato e
di intestino, ed è sconsigliata alle persone predisposte od affette da calcoli.
Nel giardino del tempo
Cuoricini verdi che s’inchinano alla notte
E al mutar del cielo
Saggi e riverenti
Delicata bellezza, elegante portamento
di un’esile e fragile pianticella.
Ricordiamo che:
Prima
di intraprendere una cura a base di piante medicinali si deve sempre
interpellare un medico specialista in materia e seguire le sue indicazioni
Tutte le piante officinali
vanno usate con estrema competenza ed esperienza, con estrema cautela.
La raccolta delle erbe
salutari è un’arte abbastanza difficile: è necessario saperle riconoscere e
rispettare l’epoca in cui i principi attivi è più elevata. Èindispensabile
scegliere bene i luoghi di raccolta, per evitare piante inquinate o avvelenate
da scarichi o smog. È obbligatorio conoscere le regole di conservazione,
essicazione, preparazione e assunzione.
Numerose piante possono
risultare tossiche, se non addirittura velenose, se usate in maniera non
appropriata, o sono controindicate a determinati soggetti o situazioni
L’autoterapia può
essere pericolosa, consultare sempre un medico
Il nostro scopo è quello di
fornire una base al passeggiatore curioso. Alla persona che vuole sapere quali
sono le piante che incontra e sapere che molte hanno proprietà salutistiche.
Per trovare la voglia di tornare alla natura e guardare con nuovi occhi quello
che ci circonda cogliendone la magnificenza. Un passaggio che ci porta dentro
la natura e dentro noi stessi.